India del Nord con Varanasi e Calcutta

Delhi, capitale dell’India, è stata nei secoli cuore politico e culturale di imperi diversi. La città murata di Shahjahanabad, fondata dall’imperatore moghul Shah Jahan, ci accoglie con la Jama Masjid, la più grande moschea dell’India, capace di ospitare fino a 25.000 fedeli. Le viuzze di Chandni Chowk, antico bazar voluto da Jahanara Begum, figlia dell’imperatore, restituiscono i colori e i profumi della vita quotidiana indiana. Una sosta al Raj Ghat, semplice piattaforma di marmo nero, ricorda la grandezza umile di Mahatma Gandhi, apostolo della non violenza e padre dell’India moderna. Il pomeriggio prosegue con la visita al Mausoleo di Humayun, costruito dalla sua vedova nel 1565: primo giardino-mausoleo dell’India e modello architettonico del Taj Mahal, con cupole imponenti, marmi intarsiati e canali che simboleggiano i fiumi del Paradiso.

Durante il tragitto sosta al Qutub Minar, minareto alto 73 metri iniziato nel 1193 da Qutb-ud-din Aibak. Le sue pareti decorate con iscrizioni coraniche testimoniano la nascita del primo regno islamico in India, mentre accanto sorgono le rovine della moschea Quwwat-ul-Islam, tra le più antiche del Paese. Arrivo a Jaipur, capitale del Rajasthan, fondata nel 1727 dal Maharaja Sawai Jai Singh II, sovrano illuminato, appassionato di matematica e astronomia. La città è soprannominata la “Città Rosa” per il colore dei suoi palazzi, dipinti così nel 1876 in onore della visita del principe di Galles. Jaipur è un raro esempio di città pianificata secondo principi cosmici e architettonici, dove urbanistica e spiritualità si intrecciano.

In mattinata, visita al celebre Hawa Mahal, o Palazzo dei Venti (1799), con la sua facciata traforata da 953 finestre, che permetteva alle donne di corte di osservare senza essere viste: un simbolo della grazia e della raffinatezza dell’arte Rajput. Escursione al maestoso Forte di Amber, costruito nel XVI secolo da Raja Man Singh e ampliato dai suoi successori. I suoi cortili, le sale degli specchi (Sheesh Mahal) e i templi affacciati sul lago Maota raccontano la grandezza e la devozione dei sovrani Rajput. Nel pomeriggio visita al City Palace, residenza reale che unisce stili architettonici moghul e rajput, e al Jantar Mantar, osservatorio astronomico completato nel 1734: un complesso unico di strumenti in pietra e marmo, riconosciuto patrimonio UNESCO, che testimonia il legame tra scienza, fede e armonia cosmica.

Partenza per Agra con sosta ad Abhaneri, villaggio famoso per il tempio di Harshat Mata e soprattutto per il Chand Baor, straordinario pozzo a gradini del IX secolo, tra i più grandi e profondi dell’India, simbolo del culto dell’acqua come dono divino. Si prosegue per Fatehpur Sikri, città-palazzo fondata dall’imperatore Akbar nel 1571 e abbandonata pochi anni dopo per mancanza d’acqua. Oggi sito UNESCO, conserva palazzi, moschee e il Jama Masjid, esempio di dialogo architettonico tra culture islamiche e induiste. In serata arrivo ad Agra, antica capitale dei Moghul.

Agra custodisce il monumento più celebre dell’India: il Taj Mahal  (1632-1653), mausoleo in marmo bianco che l’imperatore Shah Jahan fece erigere per l’amata moglie Mumtaz Mahal. È considerato una delle sette meraviglie del mondo, simbolo eterno di amore e spiritualità, capace di cambiare colore con la luce del giorno. Si prosegue con il Forte Rosso, cittadella imperiale in arenaria rossa, testimonianza del potere moghul e luogo in cui Shah Jahan trascorse i suoi ultimi anni prigioniero del figlio Aurangzeb. Infine, il mausoleo di Itmad-ud-Daula, raffinato “piccolo Taj”, precursore dell’arte dei marmi intarsiati.

Trasferimento a Delhi e volo per Varanasi, città sacra per eccellenza, tra le più antiche del mondo ancora abitate. Situata sulle rive del Gange, è ritenuta dagli hindu luogo di purificazione e di liberazione dal ciclo delle rinascite. I suoi ghats, scalinate che scendono verso il fiume, sono animati da pellegrini che pregano, si immergono o cremano i defunti, in un continuum tra vita e morte che lascia un’impronta profonda nell’animo del viaggiatore.

All’alba, navigazione sul Gange: un’esperienza mistica tra canti, preghiere e offerte galleggianti che illuminano il fiume sacro. Dopo colazione, visita a Sarnath, il luogo in cui Buddha pronunciò il suo primo sermone nel VI secolo a.C. Qui restano i resti del Dhamekh Stupa, monasteri e il museo archeologico che custodisce splendide opere d’arte buddhista, tra cui il celebre Leone di Ashoka, simbolo dell’India. La sera, partecipazione all’aarti sul Gange: una suggestiva cerimonia di fuoco e preghiera che trasforma il fiume in un santuario a cielo aperto.

Volo per Calcutta, fondata dagli inglesi nel XVII secolo e capitale dell’India britannica fino al 1911. Nota come la “Città della Gioia”, è oggi un centro culturale e spirituale di primaria importanza. Nel pomeriggio visita al Belur Math, sede del movimento Ramakrishna, che propone un dialogo tra religioni e culture, incarnando lo spirito di tolleranza e servizio al prossimo.

Giornata dedicata alla scoperta della città. Si parte dal Victoria Memorial, monumento in marmo bianco dedicato alla regina Vittoria, tra i massimi esempi dell’architettura coloniale inglese. Si prosegue con la Cattedrale di San Paolo e con i palazzi ottocenteschi di Dalhousie Square, cuore amministrativo del Raj britannico. Visita al Museo Indiano, uno dei più antichi dell’Asia, e al pittoresco mercato dei fiori nei pressi dell’Howrah Bridge. Il momento culminante sarà la visita alla Casa Madre Teresa, dove la Santa di Calcutta visse e operò: qui riposano le sue spoglie e ancora oggi le Missionarie della Carità testimoniano la sua opera di misericordia. Madre Teresa ha incarnato l’amore evangelico per i più poveri tra i poveri, diventando ponte di compassione tra culture e religioni.

Volo per Delhi. All’arrivo, visita al Gurudwara Bangla Sahib, importante tempio sikh noto per la sua ospitalità e per la mensa gratuita che ogni giorno serve migliaia di persone. Una testimonianza viva di fraternità universale. Tempo libero nei bazar per scoprire i colori e i profumi della capitale.

Trasferimento in aeroporto e partenza per Roma Fiumicino, portando con sé l’esperienza di un viaggio che ha intrecciato storia millenaria, fede viva e la testimonianza di Madre Teresa, segno luminoso di carità e missione universale.