Il Giubileo: una storia iniziata nel 1300’

di Vatican&Rome - pubblicato il 10/05/2024

Il Giubileo o Anno Santo è il periodo durante il quale il Papa concede l’indulgenza plenaria ai fedeli che si recano a Roma. Questo anno di grazia del Signore, sin dalla sua prima indizione ha sempre rappresentato  un’occasione unica  durante la quale ricevere la remissione dei propri peccati e riconciliarsi con Dio.


La città di Roma dal 24 dicembre 2024 ospiterà il 27° Giubileo della storia ed il secondo nel Pontificato di Papa Francesco. Un anno speciale, un Giubileo della speranza, durante il quale i fedeli potranno chiedere l’indulgenza plenaria. Comunemente detto "Anno Santo", non solo perché inizia, si svolge e si conclude con solenni riti sacri, ma anche perché è destinato a promuovere la santità di vita.
Presso gli antichi Ebrei questo anno particolare era annunciato con un corno d’ariete che in ebraico si dice Yōbēl da cui deriva la parola Giubileo. Le sue origini sono da ricollegare all’Antico Testamento all’interno del quale la legge di Mosè aveva fissato per il popolo ebraico un anno particolare: “Dichiarerete santo il cinquantesimo anno e proclamerete la liberazione nel Paese per tutti i suoi abitanti. Sarà per voi un giubileo: ognuno di voi tornerà nella sua proprietà e nella sua famiglia. Non farete né semina, né mietitura di quanto i campi produrranno da sé, Né farete la vendemmia delle vigne non potate. In quest'anno del giubileo, ciascuno tornerà in possesso del suo" (Libro del Levitico). La ricorrenza confluì ben presto nella tradizione cristiana: fu Bonifacio VIII con la bolla “Antiquorum habet fida relatio” ad indire nel 1300 il primo Anno Santo.

 

Pellegrini a Roma per il Giubileo del 1300
Pellegrini a Roma per il Giubileo del 1300

 

Ai romani che visiteranno entro l’anno per ben trenta volte le basiliche di San Pietro e di San Paolo sarà concessa l’indulgenza plenaria mentre per i pellegrini che giungeranno da fuori saranno sufficienti quindici visite. L’indulgenza verrà concessa a tutti anche a quelli che, per cause di forza maggiore non ultimo il decesso durante il viaggio, non riusciranno a concludere le visite. Inoltre nella bolla verrà stabilita la cadenza del Giubileo ogni cento anni. Secondo le cronache dell’epoca Roma verrà letteralmente invasa dai pellegrini provenienti da ogni parte arrivando a percorrere fino a quaranta chilometri al giorno per venerare le sacre reliquie, il legno della Croce e i chiodi, il velo della Veronica, la scala santa ed altri resti.
Il romeo, è questo il nome del pellegrino che si recherà in pellegrinaggio a Roma, è abbigliato con un saio, sandali ai piedi, un mantello corto detto “ pellegrina” e un cappello legato sotto il mento su cui saranno evidenti i segni distintivi  del suo viaggiare: la conchiglia che fa riferimento a Santiago di Compostela, la palma simbolo della Terra Santa e le immagini dei santi Pietro e Paolo per Roma.


Tra i personaggi di rilievo che prenderanno parte al Giubileo del 1300 troviamo Giotto che ebbe l’incarico di affrescare la loggia delle benedizioni in Vaticano, fatta costruire appositamente da Bonifacio VIII per il Giubileo, Cimabue e lo stesso Dante che ricordò l’evento in alcuni versi del Paradiso della “Divina Commedia.
A seguito del trasferimento della sede papale ad Avignone si sentiva la necessità di indire il secondo Giubileo 50 anni dopo il primo. Clemente VI acconsentì e ne fissò la scadenza cinquantennale. Alle basiliche di San Pietro e di San Paolo fuori Le Mura si aggiunse anche San Giovanni in Laterano come tappa giubilare. Successivamente Urbano VI decise di spostare la cadenza a 33 anni in riferimento alla durata della vita terrena di Gesù. Arriviamo così alla fine dello scisma d’Occidente quando Martino V, durante il Giubileo del 1425, introdusse un’importante novità con l’apertura della Porta Santa a San Giovanni in Laterano.
Vediamo quindi come la cadenza giubilare sia cambiata nel tempo: all'inizio era ogni 100 anni, ridotta a 50 anni nel 1343 da Clemente VI e a 25 nel 1470 da Paolo II.

 

Bonifacio VIII nell'opera di Giotto
Bonifacio VIII nell'opera di Giotto


Indubbiamente il Giubileo ha sempre rappresentato un grande evento sia dal punto di vista spirituale che sociale. A Roma affluirono i più importanti artisti dell’epoca come Verrocchio, Botticelli, Perugino solo per citarne alcuni. Soprattutto Sisto IV volle che Roma fosse abbellita per l’occasione commissionando importanti opere come la Cappella Sistina ed il ponte Sisto sul Tevere. Le guerre napoleoniche impedirono dal 1800 al 1850 le celebrazioni dell’Anno Santo che ripresero nel 1875 a seguito dell’annessione di Roma al Regno d’Italia.


Dopo questo breve excursus arriviamo ad oggi ed a quello che andremo a vivere nei prossimi mesi.


Il Santo Padre ha scelto come motto del Giubileo 2025 “Pellegrini di speranza” come invito a tenere sempre accesa la fiaccola della speranza. La Bolla di indizione del Giubileo Ordinario dell'Anno 2025 «Spes non confundit», «la speranza non delude» (Rm 5,5), aperta da Papa Francesco il 9 maggio presso la Basilica di San Pietro in occasione della Solennità dell’Ascensione, riporta le date dell’inizio e del termine dell’Anno Santo nonché il messaggio centrale del prossimo Giubileo. Tutti sperano. Nel cuore di ogni persona è racchiusa la speranza come desiderio e attesa del bene, pur non sapendo che cosa il domani porterà con sé. L’imprevedibilità del futuro, tuttavia, fa sorgere sentimenti a volte contrapposti: dalla fiducia al timore, dalla serenità allo sconforto, dalla certezza al dubbio. Incontriamo spesso persone sfiduciate, che guardano all’avvenire con scetticismo e pessimismo, come se nulla potesse offrire loro felicità. Possa il Giubileo essere per tutti occasione di rianimare la speranza. La Parola di Dio ci aiuta a trovarne le ragioni.

 

Dopo l’apertura, il 24 dicembre, della Porta Santa della Basilica di San Pietro si susseguiranno numerosi appuntamenti che coinvolgeranno i giovani, il mondo della comunicazione, le persone con disabilità solo per citarne alcuni. Per tutti coloro che vorranno vivere appieno l’esperienza del Giubileo 2025, Omnia Vatican&Rome, realtà nata all’interno di Vicariato di Roma - Opera Romana Pellegrinaggi, metterà in campo la propria esperienza per offrire al pellegrino la combinazione giusta che lo possa guidare alla scoperta del patrimonio culturale della città di Roma senza perdere di vista l’obiettivo di  vivere la propria esperienza di fede. Maggiori informazioni sul Giubileo di Roma 2025 sono disponibili sul sito dedicato. Attraverso itinerari a Roma ed esperienze costruite su misura, proposte di soggiorno pensate sia per gruppi che individuali sarà possibile vivere insieme questo anno di grazia.

 

Pellegrini verso Roma
Pellegrini verso Roma