In Giordania per ripercorrere la storia biblica, dal popolo di Israele a S. Giovanni Battista, il Precursore di Gesù

Partenza per la visita di Umm Qays: si tratta di un sito spettacolare, una combinazione di rovine Greco-Romane con costruzioni del villaggio omaiade. Gli edifici sono costruiti con le pietre scure di basalto. È la città di Gadara del Nuovo Testamento, che faceva parte della Decapoli Romana (dieci città unite da relazioni commerciali). Dal sito si può ammirare una spettacolare vista sul Mare di Galilea, il grande bacino di acqua dolce su cui si affacciano le alture del Golan ed il Monte Hermon. In questa città Gesù libera un indemoniato (Mt 8,28-34). All’incrocio tra il cardo ed il decumano della città si trova la basilica del sec. VI con l’abside intagliato nella roccia e la tomba di un martire. È stata ritrovata anche un’altra grande basilica a cinque navate, ricca di mosaici. Inoltre si possono ammirare le terme e l’ippodromo. Seguente meta è Tell Mar Elias, l’antica Tishbe, luogo di nascita del profeta Elias (1Re 17,1). Si trovano i resti di una grande chiesa bizantina con bellissimi mosaici. L’ultima meta è il castello di Ajloun, detto di ar-Rabad, nella riserva naturalista ricca di boschi. È un bell’esempio di architettura arabo islamica del medioevo. Quadrangolare, con quattro torri, vigilava il percorso verso la valle del Giordano. Ritorno ad Amman.

“Approdarono nel paese dei Geraseni, che sta di fronte alla Galilea” (Lc 8,26)

Partenza per la visita di Jerash, la Gerasa dei Vangeli (Marco 5,1; Luca 8,26), città greco-romana il cui sito si estende dalla Porta di Adriano e comprende numerosi templi e chiese bizantine, oltre al Foro ovale, al Cardo e a due teatri. Il più grande di questi ha una capienza di 5.000 persone e si trova a fianco del tempio di Zeus, sulla sommità di una collina. Proseguimento per la visita di Umm el-Jimal, al confine con la Siria, le cui rovine sono di pietra lavica. Fondata dai Nabatei, nel sec. II viene a far parte dell’Impero Romano e diventa un centro militare. Lo dimostra il castello, trasformato nel tempo bizantino in monastero, di cui rimangono pochi resti. Il luogo venne abbandonato dopo un terremoto nel sec. VIII. Ritorno ad Amman, panoramica della città.

Partenza per Fuhais, cittadina dove si trova una maggioranza cristiana, per lo più ortodossa ma anche latina, con la presenza della parrocchia del Cuore Immacolato di Maria, edificata nel periodo ottomano. Il Patriarcato latino ha aperto anche una scuola per rispondere alle necessità di povertà ed ignoranza, rivolta ai giovani di diverse età per il loro sviluppo sia religioso che culturale, Proseguimento per As-Salt con il santuario ortodosso di S. Giorgio (Al-Khader). Venerato da cristiani e musulmani, è stato edificato in una grotta dove, secondo la tradizione, apparve S. Giorgio ad un pastore. Questa città di 300.000 abitanti è considerata un luogo di fraterna convivenza tra le religioni. Nelle strette strade si ammirano caratteristiche case del periodo ottomano. Trasferimento a Madaba e sistemazione in hotel.

“Erode aveva arrestato Giovanni il Battista e lo aveva incatenato e gettato in prigione a causa di Erodiade, moglie di suo fratello Filippo” (Mt 14,3)

Al mattino, visita di Madaba, antico centro cristiano, famosa per la tradizione di mosaici bizantini. Si trovano numerose chiese con pavimenti mosaicati, come la Cattedrale, la chiesa dei XII Apostoli e la chiesa di S. Giorgio. In quest’ultima il mosaico del pavimento del sec. VI mostra una preziosa mappa della Terra Santa con indicazione dei luoghi biblici, ritrovata nel sec. XIX nel restauro della chiesa.

A seguire visita del Monte Nebo, il monte nella regione di Moab. È il luogo da cui Mosè con il popolo di Israele, al termine dell’Esodo si affacciò sulla Terra Promessa da Dio. Il panorama che si presenta va dalla valle del Giordano al Mar Morto, fino alla città di Gerico ed a Gerusalemme. Si trovano i resti della grande chiesa del sec. V dedicata a S. Mosè, recentemente restaurata. I mosaici del pavimento sono tra i più belli della Terra Santa. Il sito è affidato alla Custodia di Terra Santa. Proseguimento per la visita di Macheronte (Mukawir). Compare nel Vangelo di Matteo 14,3-11. È il luogo dove avvenne il martirio di Giovanni Battista. Rimangono pochi resti del palazzo costruito dal re Erode il grande, teatro della danza di Salomè di fronte ad Erode Antipa. Si apre da lì un ampio panorama sul Mar Morto e su Masada, l’altra fortezza di Erode che si trova di fronte. A seguire, visita di Umm Ar-Rasas, un ampio sito con rovine che vanno dal sec. III al IX d. C.. Si possono visitare un accampamento militare e numerose chiese bizantine. È parte del Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. All’interno del Castrum si trova un ampio agglomerato urbano. Le chiese bizantine presentano bellissimi mosaici con temi religiosi ma anche scene agricole e rappresentazioni della mitologia classica. In particolare la chiesa di S. Sergio del sec. VI e soprattutto la basilica di S. Stefano del sec. VIII. Sul lato nord del sito si trova la torre, utilizzata dai monaci eremiti per la vita ascetica. Proseguimento per la visita di Kerak, un centro urbano ancora oggi circondato dalle mura di epoca crociata. Situato sulla Via dei Re, è sormontato da un’imponente fortezza a protezione della via commerciale che dal Mar Morto arrivava al Mar Rosso. Capitale del regno moabita, come racconta il Libro dei Re (3,1-27), passò sotto i Nabatei nel sec. II a. C. La fortezza costruita su uno sperone roccioso, presenta anche i resti di un palazzo mamelucco. Trasferimento a Petra e sistemazione in hotel.

Giornata dedicata alla visita di Petra, la capitale nabatea, diventata romana nel sec. II.  A causa della sua posizione inaccessibile in mezzo alle montagne è stata riscoperta solo nel sec. XIX ed è oggi considerata Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. Le rocce multicolori alla luce del sole creano un effetto straordinario nello stretto accesso alla città, chiamato Siq. I numerosi monumenti funebri ed i templi dedicati agli dei nabatei, scavati nella pietra, costituiscono un complesso unico per arte e storia. L’ingresso all’abitato è dominato dalla monumentale tomba detta Tesoro, oltre la quale si apre il foro romano, il teatro, il cosiddetto tribunale ed anche la chiesa bizantina, pavimentata da bellissimi mosaici. Si può inoltre ammirare il sistema di raccolta e canalizzazione dell’acqua, che ha permesso in un luogo desertico lo sviluppo della città.

Al mattino, visita della Piccola Petra, un luogo di sosta per le grandi carovane. Vi si trovano tombe, cisterne e depositi per lo stoccaggio delle merci. È presente anche un caravanserraglio, a conferma che il luogo era un grande emporio commerciale. Una delle grotte presenta affreschi rappresentanti scene mitologiche e elementi della natura. Proseguimento per il Wadi Rum, chiamato Deserto rosa, per il colore delle rocce, o Valle della Luna, continua anche oltre il confine con la Penisola Arabica. Formata da valli e da canyon, ha rilievi che superano anche i 1700 metri. I graffiti e le incisioni rupestri testimoniano che è stata abitata sin dalla più antica preistoria. Durante la rivolta araba del 1917 è stata teatro delle imprese dell’ufficiale inglese Lawrence. Per poterlo scoprire niente di meglio che una escursione in jeep 4x4 tra le dune di sabbia rosa. Trasferimento ad Aqaba, luogo di vacanze marine ed importante porto commerciale sul Mar Rosso. Sistemazione in hotel.

“Giovanni rispose loro: “Io battezzo nell’acqua. In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete… Questo avvenne in Betania, al di là del Giordano, dove Giovanni stava battezzando” (Gv 1, 26-28)

Al mattino trasferimento fino a Betania, identificata dal sec. I come sito del Battesimo di Gesù da parte di Giovanni il Battista sul fiume Giordano, come racconta il Vangelo di Giovanni (1,28). Vi si trovano i resti di tre chiese e di fonti battesimali. Il monumento più importante è la basilica di S. Giovanni Battista, con la lunga scala che scende verso il fiume. Sulla riva del fiume, è considerato nella tradizione il vero luogo del battesimo il sito con i resti di una cappella a forma di croce. Una chiesa ortodossa del sec. XIX, affrescata, è intitolata a S. Giovanni Battista. Nelle vicinanze si trova la grotta di Lot che ricorda gli avvenimenti raccontati nel Libro della Genesi (19,24-26). Si trovano anche i resti di un monastero bizantino circondato da grotte degli eremiti. Proseguimento per il Mar Morto. Sistemazione in hotel.

Al mattino presto, trasferimento all’aeroporto di Amman per il volo di rientro a Roma.